Questo paese non somigliava a nessun altro paese del mondo. […] Nelle strade, un allegria, un chiasso, uno strillìo da levar di cervello! Branchi di monelli dappertutto: chi giocava alle noci, chi alle piastrelle, […], quegli altri si rincorrevano; altri, vestiti da pagliacci, mangiavano la stoppa accesa: chi recitava, chi cantava, chi faceva i salti mortali, chi si divertiva a camminare colle mani in terra e colle gambe in aria; chi mandava il cerchio, chi passeggiava vestito da generale coll’elmo di foglio e lo squadrone di cartapesta; chi rideva, chi urlava, chi chiamava, chi batteva le mani, chi fischiava, chi rifaceva il verso alla gallina quando ha fatto l’ovo; […]. Su tutte le piazze si vedevano teatrini di tela, affollati di ragazzi dalla mattina alla sera
Carlo Collodi, Pinocchio, pp 227-228 Ed. Feltrinelli, 1993, Milano